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Cipressi di palude

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Vorrei illudermi  che barca ci passi

lì,  dove è a pochi centimetri il fondo.

E insisto, come non sapessi verbo

che sta nei riflessi l'inganno invero:

 

si fan tremuli sullo specchio d'acqua

il fondale azzurrandone  di cielo

si che lo diresti di abissi veri.

Verrebbe voglia andarci alla ventura

 

non fosse per il guizzare di tinche

viscide e sfuggenti come sogni

tra cipressi rossi di fronde, dove

restarci  in secca sa d'autunno in fieri.

 

 Salvatore Pizzo - 14/12/2021 01:24:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giovanni:
Grazie e di cuore a te, anche per l’apprezzamento assai lusinghiero.

 Giovanni Rossato - 13/12/2021 17:31:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Versi molto ben fatti e di spessore.
Grazie Salvatore

 Salvatore Pizzo - 11/12/2021 02:13:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Annalisa:
... un po’come quando ci si ritrova sull’orlo di un abisso e se ne subisce il fascino del richiamo. Ovvero, non tanto che ci si possa cadere, bensì che ci si voglia precipitare di proposito, in una sorta di gesto inconsueto. Probabilmente incubo partorito dal non sentirsi sicuri di sé stessi.
Anche a te un più che caro saluto e grazie di cuore sempre.

 Salvatore Pizzo - 11/12/2021 02:07:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Vincenzo:
Grazie di cuore anche per il tuo apprezzamento assai lusinghiero conml’augurio anche a te di una notte generosa di sogni sereni.

 Salvatore Pizzo - 11/12/2021 02:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Franca:
È proprio vero che si può vivere di nulla: vivere di speranza cos’è, se non vivere di nulla? Del resto, la palude dell’oggi, restringendo il raggio della circonferenza del deambulare, non ha fatto altro che rendere visibile ciò che, prima, era già sottotraccia.
Grazie di cuore con anche avte un augurio per una notte di sogni sereni.

 Annalisa Scialpi - 10/12/2021 11:42:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]




Leggo in questa tua poesia un desiderio di ’discesa’,

di immersione nella profondità del regno sotterraneo.

Un richiamo a cui la mente risponde con la perplessità

di ’tinche viscide e sfuggenti come sogni’.

Un richiamo ineluttabile, perchè ’restarci in secca sa d’autunno

in fieri’... un caro saluto

 Vincenzo Corsaro - 10/12/2021 11:34:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Condivido in pieno il bellissimo commento di Franca, aggiungere altro mi sembra inutile, a parte aver apprezzato i tuoi versi. Una buona giornata Salvatore

 Franca Colozzo - 10/12/2021 00:45:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La voglia di esplorare, la stessa di Ulisse in procinto di oltrepassare le fatidiche Colonne d’Ercole, ci porta ad osare. L’insidia, però, è nel tremulo specchio d’acqua della palude che nasconde il vero.
Stiamo navigando in questa palude adesso e chissà quando ne usciremo! Eppure continuiamo a rincorrere sogni perché è, proprio nella speranza, riposto l’ultimo barlume. Buonanotte, Salvatore.

 Salvatore Pizzo - 07/12/2021 02:03:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Guido:
Effettivamente, le paludi sono sempre piene di insidie, un po’come i ricordi...
Grazie di cuore con un più che caro saluto.

 Guido Balbo - 05/12/2021 09:03:00 [ leggi altri commenti di Guido Balbo » ]

Conosciuta insana la palude, che permane nella voglia la paura d’addentrarsi, sia mai … poter far sgraditi incontri. Grazie Salvatore, un caro saluto.

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