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al testo di Rosetta Sacchi
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Di brina splendono i nodi esili rami si estendono al cielo sfiorano il nastro bianco di una nuvola
una scia si racconta ma è già migrata altrove uno spicchio di gelida luna affonderà gli artigli nella notte scura
frana ora il sentiero sotto i miei piedi di fango è l’orma
una voce rauca legge strani oracoli sordo un canto muore sotto il peso dei rintocchi.
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