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al testo di Rosetta Sacchi
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Tu ora arrivi quando non ci sono oppure ho appena varcato la stessa soglia dove ora giri lo sguardo o chiudi gli occhi o ti posi ad un angolo nascosto
tu passi e non ti fermi io sento il fremito delle libellule dei calabroni dei passeri delle farfalle e delle foglie sopra i rami e non faccio più alcuna distinzione
tu scrivi di cose vecchie e cose nuove lasci impronte sigilli emblemi se pensi non so cosa tu pensi ma mi scacci con la mano dal tuo viso al pari d’un insetto molesto e fastidioso
tu cammini nei vicoli di ieri e cancelli gli itinerari più recenti hai le tue certezze e convinzioni e non conosci dubbi e contraddizioni
tu hai il pensiero quello superiore che fa le regole e non ammette deroghe io ho l’abbondanza di debolezze e limiti d’un essere facile all’errore. |
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