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al testo di Emanuela Lazzaro
Occhi color dellanima.
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Gli occhi tuoi sono tinti di mare, nel cobalto siede il sorriso tuo che danza in una plumbea giornata. Sono occhi colmi di lievi colori, per uno scherzo che non ha più luoghi a cui il sole può un po’ tornare. I tuoi occhi, pur mia sola luce nel buio ancor pesante, sono amari, poiché neppure una breve lacrima ad una vile cieca può donarsi. Sì, siamo come foglie nella pioggia, seppure ripetiamo un'altra anima nell'indifeso sentimento eterno.
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Franca Colozzo
- 17/02/2022 23:04:00
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Una poesia di una profondità che lascia senza fiato, in cui immergersi e ritrovarsi nelle storie personali che, pur differenti, hanno un comune denominatore: lesistenza umana affranta da mille problemi, plumbea e indifesa. Solo quegli occhi azzurri riescono a volare in alto per restare abbacinati da un raggio di sole. Complimenti, Emanuela! In pochi versi sobri ed essenziali hai descritto tutto il dramma esistenziale.
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Emanuela Lazzaro
- 16/02/2022 23:57:00
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Diciamo che la persona in questione ha dalla sua solo gli occhi da guardare mentre tutto il resto passa abbastanza inosservato se visto da vicino ... è pur vero che non è bello ciò che è bello ma ciò che piace e letà porta con se inevitabilmente rughe, perdita di capelli ovvero capelli bianchi che si vuole assolutamente nascondere, inappetenza, depressione, stanchezza, solitudine, insoddisfazione, il sovrappeso e i dolori articolari .... insomma 50 anni sono un momento di passaggio fondamentale tra giovinezza e vecchiaia il cui arrivo farebbe tremare chiunque e allora come risolvere il problema di questo senso di frustrazione? Forse ci si consola nellimmortalità dellarte che ci rende eternamente belli, giovani, felici e un po sognatori. La mia poesia nel volume dove era stata inserita e pubblicata aveva accanto quasi ad accompagnarla un bellissimo ritratto di angelo, di un azzurro così pregnante quasi da abbagliare. Ovviamente quel ritratto non lho dipinto io ma mi aveva lasciato piacevolmente impressionata che la scelta di abbinare arte e poesia venisse fondata su un filo conduttore determinato, lazzurro cobalto che considero il colore di tutte quelle anime un po così a metà strada, per lappunto, tra gioventù e vecchiaia.
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Salvatore Pizzo
- 16/02/2022 02:26:00
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È un cobalto invadente, quello di questi versi: ti invadono la mente leggendoli, poi facendosi immagini impregnata di sottile mestizia... Ciao
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Emanuela Lazzaro
- 09/02/2022 13:08:00
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La poesia è stata pubblicata nell’antologia “Pagine di Arte e Poesia – Rassegna di Artisti e Poeti”, edita da Accademia dei Bronzi, Catanzaro aprile 2020 pag. 129 con commento critico di Maria Concetta Giorgi. “Gli occhi chiari di un uomo che sono azzurri come il mare, sono occhi che vogliono essere visti nell’interezza. A volte è impossibile poterne godere appieno; sono “lievi colori”. L’amarezza della poetessa è descritta con tanta solitudine. All’interno di questa poesia, nei versi sofferti, si vivono tutte le sensazioni di una donna che sa di non potere vedere più il sole… Gli esseri umani sono come foglie sferzate dalla pioggia, sempre alla ricerca del bene più profondo, quel sentimento che l’autrice definisce “indifeso sentimento eterno”.
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