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al testo di Rosetta Sacchi
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Conviene ch’io parli delle rose di come stanno quiete sulle siepi quando il raggio del sole le riscalda di come ringraziano la pioggia quando è fine ed impiega tempo prima della cera sul selciato.
Conviene ch’io parli del profumo che resta tra le dita quando una corolla s’approssima alla fine e i petali cadono avvizziti ad un leggero soffio conviene che io pensi alle viole insieme con le rose immaginando un mazzolino in mano ad una pulzella pensiero d'ornamento nel dì di festa.
Conviene che non calcoli le spine e che ne salti almeno una mentre setaccio volti e panorami che fiuti le tracce che conducono a giorni spensierati e di letizia.
Conviene che io sosti sotto un ramo il naso in aria occhi socchiusi a scovare tra la boscaglia un nido gremito di melodiosi trilli e che non pensi alle tante cose inutili che fan felice mezzo mondo nè al brusio dei passanti sempre pronti a seminar zizzania. |
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