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al testo di Rosetta Sacchi
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Non seguivi le mie curve come fossero binari e le tue dita erano steli d'erba gambi sottili piume evaporate da scapigliate chiome
abbozzi di fantasie audaci interrotte da burrasche improvvise virgole nel ventre
ma ignaro del potere di quel Pensiero che accolsi devoto adepto
sofferenza crescente d'una gioia negata eri l'apice a cui guardavo con riverenza.
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