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al testo di Rosetta Sacchi
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Un alito caldo mi sospinge i fianchi asperità di scogli acre odor di limoni un bouquet di rose gialle fa meno spoglio il mogano d’un tavolino. Riordino le briciole, sopra un velo di polvere
Di baci ricordo il sentiero oltre il giardino oltre l’orizzonte oltre una soglia chiusa e il sogno a seguire di un abbraccio un nido una segreta nicchia per i miei pochi averi
Una ventola mi fredda il viso. Il tempo riavvolge la pellicola m’illumina sul volo il salto la caduta. A galla resta solo il tuo pensiero
Delirio d’un’estate nuda vuota austera pungolo che m’incita e sostiene fino al buio d'ombre e misteriose tele spazio eredità non contesa né condivisa della mia vita passata d’ora e futura
Delirando oltrepasso il fiume delirando cerco un approdo E ti cerco come un mendìco, in mano un cappello di paglia, dietro il cappello un corpo adorno di stracci.
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