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al testo di Rosetta Sacchi
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M’è scoglio quest'omogeneo scorrere che annulla ogni identità ogni segno e non dà chance alla fantasia E fluttuo nelle turbolenze avvezza a correnti avverse Vele ricucite degli strappi ancora in mare stanno all’orizzonte
I miei viaggi anelano l’approdo sopra un’isola per beltà simile e per quiete al Paradiso (benchè sia solo un concetto in me il Paradiso)
Ma le spiagge, le spiagge sepolte sotto un ammasso d’ombrelloni non m’attraggono al pari delle piazze o delle vie gremite dove il caos imperversa e nessuna voce assomiglia alla voce del silenzio. |
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