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al testo di Rosetta Sacchi
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Ottobre volge al declino nebbie al mattino e sole sul capo che ciancia di primaverile stagione
Confusi pensieri gli affanni di sempre i sogni col prurito alle scapole di nuove ali Già il sentiero crepita di foglie rossastre e pigola sul ramo che si denuda un uccello sparuto
Solitario il mio canto perde il suo fiato in un mugolio indistinto Il gatto ha una voce il cane altra voce in me un silenzio che grida e fa tremare le pareti d’una stanza sempre più vuota
Ottobre che muore la sera una calma non vera la luna una fetta tagliente nel cielo più d’una lama.
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