LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
|
|||||||
Vorrei dirti di un silenzio poco fertile ancora sanguinante
nelle notti di invisibile luna
di ogni cosa perduta oppur smarrita sicché il conto portato sulle dita approdando ad un numero finito dell'impresa allevii la fatica
ma non bastano i palmi d'una folla confluita copiosa in una piazza che tu hai scavato nella mia memoria.
“A lui che di me è l’essenza “
|
|