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al testo di Filippo Di Lella
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Si veste di nuova dignità Reclama ancora amore: Che atto brutale, In sé, La bellezza.
Crudele Vuota Meraviglia Che muore con il rosso d'autunno E risorge daccapo Con il rinverdire d'estate: Metafora d'un Cristo necessario A preservare statu quo nunc.
Rosso, dicevamo. E fermo come la terra da cui nasce E tira sangue. Rosso per annegare un po'.
Verde, si alludeva. Negli occhi di mia madre E nei suoi stanchi Stanchi sospiri di vedova.
Nei suoi Si vedrà...
Quanto disgusto, il sottotesto. Languida si scrive la parola Grondante fluido sessuale, E invece...
Reclama ancora dignità, La vita, Novembre! -Novembre...
E ancora e ancora E scorderò il tuo nome E nuova Terribile Bellezza in questa valle di lacrime.
Se non è questo Il peggiore dei mondi -fiorirà.
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