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Questo sì, questo sei tu. Io mi spengo nel chinarsi della sera alla rassegnazione del tempo, sempre stanco di sé e di essere soltanto un labile passaggio, atteso mai amato.
Soprassediamo alle parole, da qui non odo altro che voci e un rivolo d'acqua continuo che cade - asciutto, aspramente pungente alla memoria - dal bagno di sopra, il suo continuo fluire mi allarma e vengo a capire questo di te: sei sangue nel sangue e mai quiete - sei questo -, sei squarcio di vita in quest'ombra di vita, sei l'ora che amo al di fuori del tempo, sei tempo oltre il tempo e io tuo schiavo d'amore. Tu fuoco e chiarore, piaga d'oro tra i fianchi e le mani.
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