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Andromeda

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Sono diventata una schiava,

io, Andromeda, figlia di sovrani!

Sono verde come l’alga che mi tiene,

nuda, spaccata dall’arsura…

 

Dove sono gli eserciti?

Dove sono gli avi?

Dove sono gli eroi?

 

Sanguino come l’alba violata

e rosso è anche il mare!

 

Ma il corallo sa,

che feci coi miei capelli,

sì, il corallo sa!

Moriranno gli dei,

ma io no!

 

Anche se qui crocifissa

io resterò,

non perirò…

 

Sangue che graffia

e incide lo scoglio,

pane del mare,

che volle bere di me,

senza fine…

 Vincenzo Corsaro - 26/11/2022 17:06:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Ormai è chiaro che sei un’amante della mitologia e ne descrivi i personaggi con pennellate d’amore e ammirazione che ne risaltano virtù, bellezza e tutto ciò che rappresentano. Anche con Andromeda ti sei ripetuta dipingendola con versi intensi e pieni d’amore. Ma come sappiamo, tutto è bene quel che finisce bene e in questo caso ci ha pensato Perseo. Molto bella, brava! Ciao :)

 SilviaDeAngeliss - 26/11/2022 07:13:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Un deciso richiamo alla mitologia,questa bella lirica che lascia trasparire la sofferenza di Andromeda, destinata alle fauci d’un mostro...
Ho apprezzato molto questi tuoi versi, buon sabato poetessa...

 Salvatore Pizzo - 26/11/2022 03:06:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Bellissima rilettura del mito: così intensa, passionale e drammatica. No, non morirà Andromeda. Anche se, in questi versi, sembra trasparire una condanna al tormento: eternamente incatenata al supplizio dell’essere donna e bella.
Un caro saluto e grazie.

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