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E penso...

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E penso al cielo a migrazioni del pensiero

agli storni ai loro disegni agli aquiloni oltre il confine

E penso alle nostre braccia tese agli attimi perenni

ai contorni delle ombre ai sogni ai precipizi inaspettati

E penso all’orlo dei silenzi alle parole _gocce_ al loro tintinnio

alle speranze raccolte dentro gerle di vimini

E penso al nostro divenire nel cuore della terra

all’essersi perduti nella tormenta senza più un arcobaleno.

 Gil - 14/12/2022 18:03:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

È tra le tue lette quella che mi appare tra le più belle, forse perché il contenuto esistenziale, composto nella forma poetica e qui di bella fattura, con tratti espressivi particolarmente intensi: "E penso all’orlo dei silenzi" uno per tutti, coinvolge il lettore, gli offre parole che lo affratellano a una esperienza umana in qualche modo condivisa ovvero simili tra loro; e certo oltre il contenuto c’è la specifica bellezza poetica del testo: quasi si "vede" la poeta guardare - come dal vetro di una finestra che affaccia il mondo - la realtà, scegliendo il punto di vista della condizione umana, trasfigurando l’orizzonte visibile in un manto di malinconia. E qui è anche l’altro lato della bellezza di questa poesia.

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