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Varcando la soglia della Porta Magica

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A Roma è possibile visitare, quasi nascosta in Piazza Veneto, nel quartiere Esquilino, la Porta Magica di villa Palombara, in origine appartenuta al marchese Massimiliano Savelli Palombara, noto alchimista. La porta è l'unica sopravvissuta perchè la villa è stata 'rasa al suolo' dopo l'unità d'Italia, con altri edifici della zona, per costruire palazzi e isolati borghesi 'in perfetto stile piemontese'. L'unica a salvarsi fu la porta magica, sulla quale è possibile reperire, attraverso la simbologia espressa sulla porta e sull'architrave, alcuni principi dell'Arte Regia, cioè dell'Alchimia. Essa parte come tecnica chimica che ha come scopo la formazione della pietra filosofale, detta anche Oro Potabile. Ma l'alchimia è soprattutto una disciplina spirituale che mira al perfezionamento dell'essere spirituale, affinchè attraverso di esso non solo si raggiunga l'androginia, ma si possa mettere anche il proprio sapere a servizio dell'umanità. Il dio egiziano Bes, guardiano della soglia, sorveglia la porta. Il suo scopo è tenere lontani i semplici curiosi. E permettere al devoto, a colui che è disposto a passare dalla 'porta stretta' di compiere il suo viaggio. Visitare la porta magica è, di per sè, un percorso iniziatico, che apre le porte verso l'approfondimento dell'Arte Regia. E spinge il visitatore, a patto che non sia un turista distratto, a porsi delle domande cruciali: Chi sono? Che senso sto dando alla mia esistenza? Buona visita!
 
Varcando la soglia della Porta Magica
Ho varcato la soglia,
attraversando la tua piazza,
densa di nuvole e di mistero.
 
Per farlo divenni essenziale,
nuda come il cinabro,
lapis tortuoso, ma ardente.
 
Entrai,
morendo ancora nell'athanor;
fuori ancora strepito di sinedrio.
Ma i veli si squarciarono.
 
Spianata, ormai, era la via
e il dio Bes era un angelo
guardiano di altri illimitati mondi.
Annalisa Scialpi

 cristina bizzarri - 19/03/2023 08:58:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Mi è piaciuto molto il testo, e anche la poesia. I simboli sono forse il mezzo intuitivo più efficace per "attraversare la porta" di noi stessi, il Regno dei Cieli che è in noi, già qui, come disse Gesù e come, credo, ci suggeriscono tutte le religioni del mondo, troppo spesso banalizzate e raccontate come favole per i bambini. Ma del resto noi umani siamo spesso bambini che vogliono essere illusi per superare la paura dell’ignoto, così non approfondiamo e ci limitiamo a una prima lettura dei testi cosiddetti religiosi. Anch’io come te Annalisa sono in cammino, io con dubbi e incertezze ma certa che il percorso vale la pena di essere intrapreso. Ciao e complimenti per la tua scrittura. 🌹

 Franca Colozzo - 18/03/2023 00:39:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Sempre allettante, cara Annalisa, è leggere quanto scritto da te sia sotto forma di prosa che di poesia.
Ci vorrebbe sicuramente una porta magica in grado di aprire la mente umana per inculcare in essa il concetto di pace. Senza quest’ultima, non c’è speranza di sopravvivere su questo piccolo pianeta, soprattutto se la guerra diventa uno strumento sempre più pervasivo.
Ma ciò che mi preoccupa di più è l’indifferenza generale, come se nulla fosse accaduto in Ucraina, nel cuore della stessa Europa. Temo l’apatia più di qualunque altro male. Persino la storia sembra non averci insegnato nulla! Buonanotte. Sereno weekend.

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