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al testo di cristina bizzarri
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Renoir - Vista sul mare, 1879
Marzo, pudore ambiguo degli inizi e pulpito di più brillanti azzurri. Non dice forse quell’arcuarsi di rami su in alto sopra al viale d’un tempo indefinito più sereno, intreccio per vaghe prospettive? Inchino gli occhi fino alle panchine tessendo ombre insieme al sole. Sfilano intanto voci liete, visi pacificati tra quei chioschi - transetto preparato a celebrare. (Più in là una donna che la badante spinge nella carrozzella mentre le parla di luoghi che non sa, per lei ostili, o la fanciulla down, colomba al padre nella primaverile opaca luce stornano a occaso ormai il vento). Laggiù verso l’antico mare scagliano candori irrequiete lame - ora soltanto luce oltre i pensieri smarriti in quel baluginare.
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