LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Annalisa Scialpi
Spingi il dolore

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Spingi il dolore,

anche se fa male,

anche se sembra una catena;

 

spingilo

alle soglie più estreme

del tuo sentire,

 

accoglilo;

è un bimbo che piange

e ha le labbra larghe

per il troppo urlare…

In fondo alla notte

 muta, la stella,

 che non giunge mai.

 

Spingilo

nei tuoi ricordi rottamati,

tra i legni sparsi dei sogni spezzati,

le rotte conchiglie d’occasioni mancate,

le lacere radici disseccate…

 

Tu stringi,

stringi forte il dolore;

ti prego no, non scappare!

 

E’ il tuo maestro,

la caverna segreta

in cui ti puoi inginocchiare,

pregare,

risvegliare

e libero, ricominciare…

 Lilith50 - 29/03/2023 23:18:00 [ leggi altri commenti di Lilith50 » ]

Quando ce l’hai dentro, l’unica cosa, dopo averlo accolto, è conviverci.
Dovrei strapparmi il cuore prima di leggere poesie come questa, accidenti! Brava. :-)

 Vincenzo Corsaro - 28/03/2023 13:39:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Come la solitudine può essere una gabbia dorata o una tremenda prigione, così il dolore può portare la morte, far diventare degli zombi, o può essere
"il tuo maestro,
la caverna segreta
in cui ti puoi inginocchiare,
pregare,
risvegliare
e libero, ricominciare…"
Anch’io sono convinto (parlo per esperienza) che bisogna viverlo fino in fondo il dolore e così poterlo trascendere e rinascere.
"[...]
Niente rimase di ciò che era.
Eppure io nacqui ancora da quei resti,
ci furono gemiti
e digrignare di denti,
vestii di saio e ceneri
ma spezzai il passato
lacerando tutto ciò che mi legava ad esso.
Marciai per mille leghe
portando lo stendardo del dolore
finché non restò che il nudo bastone
e quando giunsi in cima alla collina
di un’alba liberata dalle catene,
vi piantai il vessillo della serenità,
[...]"
Un abbraccio e un sorriso :)

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.