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al testo di Gil
Immagina
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Immaginami con un cappotto rimediato e quella bruma davanti a una vetrina di un bar in inverno. Immaginami con un tuo libro di versi in mano e quei morsi di dentro che fanno la vita. Immaginami con le tue parole per pane un po' fatte di terra un po' fatte simili al cielo e i miei piedi che si perdono nel giro del mondo raccolto in strette vie di un antico quartiere o sfumato nei colori di parchi quasi deserti quando la lettura non contava le ore e le tue pagine erano il fuoco e l'acqua con cui abitavo questo mio corpo. Innaginami ora braccato dagli anni eppure con te alba in un angolo di vita coi tuoi versi a riscrivermi la vita a dare un corpo al fantasma di ogni amore.
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Gil
- 28/05/2023 14:38:00
[ leggi altri commenti di Gil » ]
Ti ringrazio. In un primo momento era quella la direzione, poi ho virato verso il riflessivo personale. Ci rifletterò ancora.
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Francesco Rossi
- 27/05/2023 10:28:00
[ leggi altri commenti di Francesco Rossi » ]
Ho letto con interesse e partecipazione emotiva questa poesia. Dissonanza tra il titolo e il corpo della poesia. Io credo che se il filo conduttore fosse stato immagina anzichè immagimani la percezione di questo bel testo poetico sarebbe entrato nelluniverso percettivo del lettore e la riscrittura della vita non più un fatto personale tra lalba e il poeta ma una apertura universale e per mio conto il testo scritto ne aveva tutte le credenziali.
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