LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Francesco DAddino
In alto i calici

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 

Toglierò dal cuore

Il rosso sangue dell’amore,

or nero e cosparso di vermi

per fetida putrefazione!

 

 

Leverò in alto i calici

per verità assolute,

che non abbiano

in atto vendette

o posizioni da consolidare

 

 

Amaro sogno

che sfuggisti dal giorno,

quando ogni cosa era vita!

 

 

Giallastra luna

ch’ inquieti l’ anima

come fosse la fine del mondo.

 

 

Lucenti stelle ,

mirate altrove

le vostre luci!

Per sere ch’ in fondo

siano libertà pure.

 

 

Ingenuo il cuore

mi fece bere con le peggiori compagnie,

 convinto delle lor lealtà

e ch’ essi fossero amici.

 

 

Perpetrai nel bere, comunque!

circondati dal vizio, dalla falsità

e dai menagrami, però

continuammo a dubitare gli uni dagli altri.

 

 

Caduti dal cuore

come Lucifero dal Paradiso:

Teste di angeli spezzate,

 crocifissi bruciati;

fonte di presagio

di un nulla e del tutto.

 

 

Silenzi tombali,

in mezzo alle maschere

che circondano l’essere umano.

 

 

Coltivai un sentimento puro

nelle asperità del cuore,

e poi condannai l’ameno sogno

che fece sì che esistessero

le cose più irreali.

 

 

 

 

Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"© di Francesco D'Addino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.