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al testo di Rosetta Sacchi
E c chi parla dellamore come di una cosa
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E c'è chi parla dell'amore come di una cosa uno straccio logoro una sedia sghemba una posata arrugginita non una pianta raggrinzita non un grumo di lacrime sul tappeto non il fiume di gocciole nel lavabo Io scomoda sulla sedia preda di litania di note, spenta
mentre gli occhi divampano nel sonno e sogno di luce ombre mai sognate voci stridule acide afone ragnatele illusorie d'un immenso che scolora Ecco ora tutti parlano dell'amore come di una cosa un'erbaccia estirpata ai lati del cemento un'erbaccia calpestata
sterile ora che anche il cielo è plumbeo ed il cuore è solo un disegno sopra un foglio.
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