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al testo di Arcangelo Galante
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Non svela i misteri dell'universo, né l'arte di adoprare le energie. Celati esseri insegnano le alchimie d’emozioni affrontate, nell’emerso.
Custode prescelto dal Sacro Fato, ogni sentimento a esso riconduce. Acqua, Aria, Fuoco e infine, Luce, elementi gestiti con abilità di fiato.
Invidiato per la purezza posseduta, in un mondo magico, è dono raro. Il finto sensibile ha sangue amaro, non v’è ragione che divenga astuta.
Conobbe l’inganno d’uomini abietti, desiderosi di scoprire i suoi segreti. Il giusto operare tra molteplici asceti, pel bene Superiore, colmo d’affetti.
Attratti da curiosità e mal sapienza, dalla superbia sempre più manovrati, commisero errori fatali, animi ingrati, verso colui il cui cuore avea Scienza.
Derisioni e colpe pazze, assegnavano a quell’illuminato e splendido talento, inadatto, secondo loro, in tal momento, al compito che le stelle a lui affidavano.
Sfidarono il vaticinio all’istante proferito, discriminante, per diversità e saggezza, forte invito a navigare con destrezza, verso un lucente futuro, a tutti gradito.
Legati nel tormento, dal caos derubati, persero la scintilla dell’umile conoscenza, disobbedendo a ogni arcana potenza, nell’Armonia Mundi, giammai accettati.
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