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al testo di Rosetta Sacchi
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Non pensate all’amore per un luogo un’ombra che ci equivale una stella in terra ad autonomia definita Non pensate all’amore per l’ovale d’un viso, amico amante familiare, un giaciglio dove le ossa riposano uno specchio dentro cui annegare, arresi ed inermi ad una vita ingrata.
Chè l’amore non è cosa facile Non pensate all’amore carnale né al pensiero innestato che gronda germogli né all’idea d’un puzzle che si completa non pensate all’amore o alla reciprocità di farsi del male alla pretesa d’una ragione assoluta. Chè il tu del poeta è un fiammifero acceso che illumina il suo viso soltanto
è un io che si oppone alla sua presunzione un io diversamente coinvolto nell’altro. Oh Verità, Verità assoluta quanto lontana tu sei da ognuno e specie da me che ho creduto sperato osato acrobatici voli per fuggire dove solo il Pensiero è sovrano. In quel tu del Poeta noi cadiamo come dentro una rete tra le maglie sottili e la muffa alle pareti magnificando il ragno e la sua artistica tela.
Noi, impotenti e deficienti d’ogni sapere!
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