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al testo di Annalisa Scialpi
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Cerco la mia casa, la mia casa dalle porte verdi e le finestre schiuse come occhi o segreti, appena intuiti nel candore di una tenda di trine.
Cerco la mia casa, schizzata in qualche posto in qualche angolo di paradiso perduto che forse non conobbi mai, gettata nel mondo senza ombrello come una macchia di paura, tra gente appena abbozzata
e rumori assordanti e cose che non potevo capire.
Col tempo ho dimenticato la mia casa tenendo dentro il rumore delle cose perdute lì, nel mio dolore.
Eppure mi ritrovo, come un segugio, sempre, tra gente estranea o che finge di conoscermi e lo dico solo al cielo, a questo cielo nero di piaghe e di fumi, che cerco la mia casa
quella casa che forse sta nascosta in un vico senza nome, in un vico dimenticato nell'isola del pianto. |
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