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Polvere di sole

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La nebbia ha inteso da tempo:
detergere lacrime
con grazia inavveduta
filtrando polvere di sole
su traiettorie interurbane.

In Galleria e ovunque -cimeli-
una vecchia madia
adibita a ripiano,
l'alzata di una fruttiera
e ciclamini bianchi
dai serici petali
e gli occhi di velour.

S'intona anche il brusio
-godurioso e assimetrico-
del divano
per rendere non numerabile
il tepore benigno dei ricordi.
E non avere rimpianto alcuno,
del futuro.

 Salvatore Pizzo - 01/03/2024 02:37:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Trovo assai suggestivo questo gusto per i particolari. Lo sento come atmosfera di vecchio salotto, ove il pensiero s’addentra sulle ali dei ricordi. E, seguendone linee sofferte, ne esce come pacificato, riconciliato: ossia senza quei"rimpianti" in agguato quando le difese s’abbassano, sopite nel dolce languore dell’abbandono.
Penso che sia anche inutile che lo ripeta: mi piace assai il tuo fare poesia. Hai una grazia nel verso che trovo molto accattivante.
Bella assai

 Laura Turra - 29/02/2024 06:42:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Molto bella la prima strofa. E quel "tepore benigno dei ricordi" è un’immagine poetica che ho molto apprezzato.
Un caro saluto, Carla!
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