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al testo di Rosetta Sacchi
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O pie o clementi, devote donne perché cercate tra i morti colui che è vivo? La voce dell’Angelo era al sepolcro all’alba chiara d’un dì di Pasqua.
Di Lui è memoria impronta eco nel lenzuolo che del corpo serba traccia ieri di verità sepolcro e giustizia il suo messaggio faceva vibrare l’aria.
Oggi il destarsi di colui che è vivo. Risorto altrove. Così tra altre braccia muore il pensier tuo così poco incline al credo.
Ascolta o Dio il grido dell’uomo che di passar la soglia ha brama e veglia e prega, pur con labbro muto
e prega e veglia e non riconosce il suono della sua querela nel dì dell'oltre, soglia che al piè si sfalda in luce.
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