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Alessia vince

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Poi nell'inazzurrarsi del vento

a farle un jeans sdrucito

con le tasche per i sogni

vince Alessia la partita della vita

sedici anni contati come semi.

Sentiero per la gioia

per giungere all'albergo degli

angeli per fare l'amore

e campi di giugno per annusare

felicità nel fieno afrodisiaco

e le spighe per il pane dei vivi.

E arrancano i morti non

simulacri d'inesistenza

e il ragazzo bello le dice

non temere sono un angelo.

 Roberto Casati - 01/04/2024 16:36:00 [ leggi altri commenti di Roberto Casati » ]

In questo testo Raffaele Piazza riporta Alessia ai suoi sedici anni, contaminati da una bellezza acerba che colpisce dritta al cuore. E’ il tempo di una camicetta bianca e di un jean sdrucito per fare impazzire d’amore, il finale è sempre lo stesso: giocare con il proprio corpo la partita della vita. La natura intorno alla stanza d’albergo, vista dalla finestra aperta, porta il profumo del fieno a giugno, lei gioca con il ragazzo che si è presentato come un angelo e con un bacio gli ha spalancato il cuore.

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