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al testo di Ivan Pozzoni
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Pensa, in maniera intensa, che ti ho chiuso fuori dall’uscio, sbarrando abbaini e finestre, inserendo due nuovi codici d’allarme, molto difficili da disinserire, da neutralizzare, anche ai tecnici, a volte.
Tu, chiusa, nel cortile, tra casa e cancello, non hai diritto d’entrare, non hai diritto d’uscire, vivendo in un limbo d’amore, dove i denti battono, dove non nascono suoni dalla tua bocca, dalla tua anima.
Non urlare, non ti sento, e non ho intenzione di ascoltarti, ancora.
[Lame da rasoi, 2008] |
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