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al testo di Ivan Pozzoni
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Pacchi fragili, succedono statiche estati ad inverni estatici, nella corsa ossessa a batter cassa sulla via del successo richiesta da vecchi sadici d'umori, d'amore mendici, tra i nervi scossi d'un ascesso.
Pacchi fragili, scarti contabili, ballano su scale mobili come disabili, mentre i cani rincorrono code d'asteroidi, e, altri animali umani, indifferenti, sacrificano emorroidi sull'altare delle candide vestali immerse in voluttuosi baccanali.
Pacchi fragili, da usurare con cura, cuori imballati, da curar con usura, travolti da un film, estensibile, d'incredibile bruttezza, inerti, come mosche abbracciate a un parabrezza.
[Lame da rasoi, 2008] |
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