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al testo di Paolo Ottaviani
LA LEPRE
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LA LEPRE Saltando tra le ruote in corsa è salva la lepre che già fugge col tuo grido di ghiaccio alla campagna, nella sera.
In controcanto canti: “Ho visto di rosso vestita in strada ghignare la morte: s’è sciolta in mano la neve, è vano sogno l’amore, a tutti è comune una sorte”.
Non ti ascolto e per i campi seguo e calco il grido metamorfosato nella terra.
In controcanto canto: “Ho visto una timida lepre in strada beffare la morte: sulla mia mano scende la neve, è vano sogno vedere che a tutti è comune una sorte”.
E solo per i campi vago nel lieto divenire della sera. …Chissà se mi guarda la lepre?
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