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al testo di Francesca Pardini
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(Le) Ispirazioni
Stan sugli spigoli come pulviscoli di polvere in attesa di un verdetto, in balia di un attimo da cui dipende il proprio tetto; Abbagli mentali che voglion essere inseguiti, giocano a nascondersi, per non essere percepiti, e ogni tanto li vedi riapparire, in una pressione che ti incalza a proseguire; Son cantilene di maree che ondeggian senza sosta, per divenir trombe d’aria che sbattono alla porta, arroganti, con la pretesa di uscire irrefrenabili, ma come piume che scendono dall’alto, son sempre inafferrabili; Son pesci che zampillano sul limite dell’acqua, a combatter con qualcuno che gli dà la caccia, e come loro sospesi dentro e fuori così esse, ad ansimar respiro appresso a degli umori; Son bolle d’acqua che spariscon a uno schioccar di dita, son ali di farfalla, delicatezza in gioco con la vita: han vita breve, non duran più di un giorno, e lì le devi far volare, senza aspettar invano un loro ritorno.
Francesca Pardini
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