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al testo di Alessandro Ferrari
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Cosa cercano i gabbiani nel vento?
Dove volano i gabbiani nel vento? Forse cercano ancora il sole che muore e si lasciano trasportare dolcemente contro questo cielo livido e purpureo. dove vanno, mentre il mare si scatena contro gli scogli e solleva spruzzi che sembrano volerli colpire. Cosa cercano i gabbiani nel vento? O forse: cosa vorremmo stessero cercando. Forse le risposte che sfuggono a noi, quelle che non sappiamo ascoltare. Forse vorremmo che le trovassero e le portassero sino a noi. vorremmo che dal cielo potessero guardare il futuro per aiutarci. Ma per quanto si spingano in alto non riusciranno a guardare così lontano. Dove se ne vanno i gabbiani contro questo cielo sempre più cupo, loro che in realtà non hanno domande e che non hanno bisogno di risposte. Forse volano verso il sole giusto per salutarlo, un ultimo giro di walzer prima che la luce si spenga. Prima di aspettare il vento di domani. Eccoli ancora a solcare il cielo nelle loro solite traiettorie, sicuri ed esperti del loro poco come la nave che esce dal porto, tutte le luci accese. Da qui sembra scivoli via senza problemi, silenziosamente. Maestosamente. I gabbiani sanno su quale scoglio si poseranno domani così come la nave sa in quale porto farà scalo. Noi restiamo qua, ad una finestra sul mare sognando di poter essere un gabbiano, un giorno. Restiamo a guardare da questa finestra sulla vita dove il mare nasconde i nostri dubbi, e noi come la nave lo solchiamo erroneamente sicuri perchè quelle onde potrebbero tirarci giù da un momento all'altro. Forse vorremmo solcarlo, quel mare come fanno i gabbiani, senza domande, sicuri ed esperti delle piccole vite che riusciamo a ritagliarci. O forse è meglio porsi queste domande è meglio vivere e provare e tuffarsi nudi nel mare; cercare di arrivare sin dove possiamo spingerci sin dove i polmoni ci portano, sotto quel mare a guardare i nostri dubbi. Perchè quei gabbiani forse neppure si accorgono dei colori di questo cielo, neppure si accorgono della bellezza di questo mare che sembra chiamarli con rabbia. |
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