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al testo di Roberto Maggiani
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a Pietro Sei amato senza condizioni ma già una vasta solitudine sembra accamparsi attorno a te – qualche volta stringe i fianchi ma non vince: così è per chi è venuto all’esistenza. Sei nato da pochi giorni eppure quando apri quei tuoi occhi piccoli e azzurri vedo fin d’ora la forza e l’orgoglio di un uomo che lotta contro un mai visto nemico e già interroga il bene e il male. Sei una forza in pochi attimi un impulso che attraversa la mia vita e libera il cuore nella più grande delle gioie sei l’incontrastata potenza del mio destino che sgretola ogni ruvidezza e riepiloga i giorni in un sorriso. Sei un condottiero senza armi né eserciti che dimostra il suo valore nella foga del sonno e della fame. Sei una domanda che non avrà mai risposta. Sei la biologia che ora qui diventa principio d’esistenza. Anche se in un luogo qualunque del Cosmo esistesse altra vita, tu mi fai pensare che nessuna potrà essere bella come la tua piccolo uomo e principe – apice della piramide evolutiva dell’amore – mio delirio e salvezza. Infine, dopo tanto pensare non so che darti un semplice bacio a suggello di quest’amore che m’invade. In treno da Carrara a Roma, 10 aprile 2011, ore 21. |
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