Scrivi un commento
al testo proposto da Loredana Savelli
Nella moltitudine
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Sono quella che sono. Un caso inconcepibile come ogni caso.
In fondo avrei potuto avere altri antenati, e così avrei preso il volo da un altro nido, così da sotto un altro tronco sarei strisciata fuori in squame.
Nel guardaroba della natura c'è un mucchio di costumi: ragno, gabbiano, topo di campagna. Ognuno va subito a pennello e docilmente è indossato finchè non si consuma.
Anch'io non ho scelto, ma non mi lamento. Potevo essere qualcuno molto meno a parte. Qualcuno d'un formicaio, banco, sciame ronzante, una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.
Qualcuno molto meno fortunato, allevato per farne una pelliccia, per il pranzo della festa, qualcosa che nuota sotto un vetrino.
Un albero conficcato nella terra, a cui si avvicina un incendio.
Un filo d'erba calpestato dal corso di incomprensibili eventi.
Uno nato sotto una cattiva stella buona per altri.
E se nella gente destassi spavento, o solo avversione, o solo pietà?
Se al mondo fossi venuta nella tribù sbagliata e avessi tutte le strade precluse?
La sorte, finora, mi è stata benigna.
Poteva non essermi dato il ricordo dei momenti lieti.
Poteva essermi tolta l'inclinazione a confrontare.
Potevo essere me stessa - ma senza stupore, e ciò vorrebbe dire qualcuno di totalmente diverso.
|
Loredana Savelli
- 25/06/2008 09:20:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
"Consideriamo i versi: "Anchio non ho scelto, ma non mi lamento" e anche "Poteva essermi tolta linclinazione a confrontare" o anche "Poteva non essermi dato il ricordo dei momenti lieti" ...non è una consolazione rassegnata, a mio avviso, ma una lucida consapevolezza: ci sono, osservo, rifletto, amo, vivo e questo, ritengo, anche senza per forza sentirsi appartenenti ad una fede etichettata. Piuttosto unappartenenza grata a tutto il creato(oggi sono in fase positiva). Buona giornata, Lorena.
|
Lorena
- 25/06/2008 09:06:00
[ leggi altri commenti di Lorena » ]
... cioè, senza stupore, non sarebbe stata quel gran talento che è. Io, invece, sono quella nata sotto una cattiva stella buona per altri. Me lo dice sempre mia madre, che non sono stata fortunata nella vita. E più me lo dice e più è così.
|
|
|