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al testo di Adielle
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Questa attesa è una protesi del corpo ad ogni passo cambia forma alla sua ombra che ne è radice a quanto pare dalle mura che percorre e dalla strada cui manca la terra sotto da battere ancora. Il quartiere franerà a valle la prossima pioggia di stagione e prenderemo il caffè al Grand' Italia senza alcuna ragione apparente se non la parentela con le vie del centro acquisita a furor di popolo grazie ad una rara forma tellurica di caduta di stile in ginocchio con la bombetta in testa e una mela sempre a portata di mano o una colomba alla finestra con il mal di schiena e la propensione al volo nascosta in un campo di grano proprio fuori dalle mura da dove il campanile sembra una mano che tiene una croce e il colore che le si addice è quel rosso fuoriporta che la chiama a sè ogni tramonto con voce roca di mattoni. La ricordi beata tra le scapole ma ha preso moglie già tre volte, oggi passavano le nuvole più belle degli ultimi tredicimila anni. |
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