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Selvaggia e celeste la tua figura,
nei colloqui del tuo corpo la carne
appare visione e tocco d'angeli
profani; ma non lontani
dai percorsi segreti dei celesti
specchi, dove ti rifletti e in te
si riflettono le calde acquosità
del sogno di un figlio di Adamo.

Specchio per specchio le tue figure
giocano un oracolo coi miei occhi,
divinazione opportuna ai miei silenzi,
nel mentre si smarrisce la ragione
in ciò che di te sveli e in ciò che di te
rimane al di fuori della luce.

 Salvatore Pizzo - 19/08/2023 02:43:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Si, ci vai molto vicino a quel dire e non dire in cui si perde la ragione. E lo fai con quella tua grazia che lastrica di note il percorso, facendole risuonare di anime dai tasti ben accordati.
Leggendo certi versi, questi tuoi versi, sai, mi viene spontaneo pensarlo: perché ci si debba smarrire la ragione, senza riuscire a comprendere quanto" rimane al di fuori dalla luce."? Eppure la poesia c’è!
Un caro saluto e grazie

 Gil - 13/08/2023 18:24:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Tu, sai, Ferdinando, perché qui sul sito sei parte importante della sua memoria e tra i suoi poeti più valenti, che il mio scrivere la parola è più un balbettio di selva che non simile a verso; perciò ancora di più ogni volta che leggo il tuo fermarti a leggermi e poi in elogio, mi dona una bella emozione, che non discuto, poiché mi sei Maestro, conscio però di riceverla come frutto del tuo generoso sguardo e non perché io (la mia scrittura) ne abbia alcun merito. Grazie, con ammirato stupore.

 Ferdinando Giordano - 11/08/2023 17:48:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

Hai la parola dalla tua parte. E una bella parte, mi pare. Grazie, sempre.
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