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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 07/05/2012 12:00:00
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Tant que mes yeux...

di Louise Labé (Biografia/notizie)

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[ Traduzione di Claudio Angelini ]

 

 

Tant que mes yeux pourront larmes épandre

A l'heur passé avec toi regretter,

Et qu'aux sanglots et soupirs résister

Pourra ma voix, et un peu faire entendre ;

 

Tant que ma main pourra les cordes tendre

Du mignard luth, pour tes grâces chanter ;

Tant que l'esprit se voudra contenter

De ne vouloir rien fors que toi comprendre,

 

Je ne souhaite encore point mourir.

Mais, quand mes yeux je sentirai tarir,

Ma voix cassée, et ma main impuissante,

 

Et mon esprit en ce mortel séjour

Ne pouvant plus montrer signe d'amante,

Prierai la mort noircir mon plus clair jour.

 

 

*

 

Finché dagli occhi…

 

Finché dagli occhi potrà stilla scendere

piangendo il tempo che con te ho passato,

se, fra sospiri e guai mi sarà dato

tanto di voce ancor per farmi intendere,

 

finché potrà la mano al liuto tendere

corda, e il fascino tuo ne sia esaltato,

e finché trovi il cuore mio ostinato

a volere soltanto te comprendere,

 

non sono pronta ancora per morire,

ma quando senta gli occhi inaridire,

la voce rotta, e la mano tremante,

 

e la mia mente nel mortal soggiorno

che più non possa dar segni d’amante,

offuschi morte il mio più chiaro giorno.



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