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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 01/03/2010 12:00:00
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Tutti i morti sono uguali e tutte le morti opinabili (inedito)

di Giuseppe Panella (Biografia/notizie)

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Si muore soltanto quando
si è diventati
inutili e stanchi,
finiti una volta per tutti
anche per se stessi
e il proprio gesto d’amore
diventa un lancio sciupato di dadi
che non vince…

cercare il riparo del ricordo
serve a dimenticare
che morire non è come partire,
nonostante…
e si torna laddove si è venuti
perché il tempo non basta abbastanza

tutti i morti sono uguali e tutte le morti opinabili
quando non sono naturali e dovuti al mondo
il saldo oggettivo della catastrofe
non nasce dal dolore
ma solo dal rimpianto…

ognuno dei morti
che vengono vissuti nell’oblio
sono il frutto di una morte che avviene
una sola volta,
perché tanto basteranno gli altri, i vivi,
a replicarla…

si muore soli anche sotto i riflettori
e si muore male anche quando il viaggio
sembra dolce e salvato dal pianto…

non ci sono differenze nel sogno
che ogni notte si ripete tra angosce
e salvazioni
così come nella morte non c’è
il riscatto della vita
ma solo il suo tranquillo necrologio…

ogni volta che penso al mio lento
disparire,
mi accorgo dello scacco che
mi aspetta e mi dileguo
nella ricerca affrettata
di uno spazio dove possa
attenderlo senza soffrire…

nel veder morire qualcuno che ami
è confitto il segreto della vita –
credere che in quel modo si possa
spegnere la giostra su cui sali
per continuare il gioco e la disfatta
è solo un’illusione infinita…

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