:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 19/04/2021 12:00:00
Pagina aperta 616 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Apr 25 22:48:00 UTC+0200 2024

Conclusioni

di Emanuele Monaci

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
Invita un utente registrato a leggere la poesia della settimana »
# 1 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


 

Non per il vento

 

Si assicura con circospezione appena consumata dall’attrito di ogni sera

di avere con sé distribuiti tra le tasche portafogli chiavi telefono

la serratura dell’auto un gatto di Schrödinger meno drammatico

ed intanto da osservatore involontario intercetta tragitti e traiettorie sulla statale

berline familiari monovolume restano in fondo al setaccio

rammentate ponderate sotto le coperte con malcelata mestizia

un secondo portiere mentre vede evaporare noncurante la terza sostituzione

Note basse mezze scale da un piano elettrico

una partita senza audio del campionato portoghese inchiodata sullo zero a zero

 

 

 

Mezz’ora alla fine

 

Capitano con cinque gazze in un piazzale come compagnia

incolonno computo revisiono contabilità contraddittoria

la cronaca altrettanto incoerente degli esiti dei bilanci

Possiamo disarticolare in parabole intorno a spaesate voragini

un anseriforme che verseggiava su pozzi brocche e profondità

per traslazione attualmente estrae risorse umane

in una collaterale vena mineraria tanto lineare quanto circolare

E seppure non corrisposti i luoghi non cessano di esistere

 

 

 

Vedere cabriolet

 

Altre cose dovevano succedere ma non sapevo nemmeno ci fossero

sto divagando perché era solo gennaio o comunque inverno

sarebbe accademia discutere le circostanze

Cartografie carioca in quarta di copertina

lo zaino ozioso increspato senza peso per noi due coni al riso

avremmo percorso mezzo emisfero ed io credevo di giocare in casa

a distaccarsi in saltellante sarcasmo la tua voce

per poi ammantarsi di sonnacchiose sovrapposizioni

schermaglie riluttanti inconcludenti

ci protessero e ci tradirono non necessariamente in quest’ordine

 

 

 

[ Opera terza classificata al Premio Babuk - Proust en Italie, VII edizione 2021, Sezione A ]

 


# 1 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »