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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 26/12/2016 12:00:00
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La seconda vista - inedito

di Gabriela Fantato (Biografia/notizie)

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E se ci fosse un dio nascosto

tra le cose, dentro lo spazio che

unisce e separa, dove

si legge la fine che abbraccia

il bordo nuovo di una seconda vita

fatta di legno, sale e lacrime,

di chiodi mai conficcati,

nella certezza tra tavolo e sedia,

caviglia e sogni, una crepa sottile

per nominare i giorni.

 

E se mai provassi a tendere la mano,

come un vecchio marinaio

dentro al vento di levante, dentro

      - la santa pelle del mondo,

nel tempo luminoso che nascevi

e quello in cui anche tu morirai,

senza il moto e la certezza, solo

un punto esatto dell’addio che viene

improvviso e strappa.

 

Allora prova a invocare quello stare

      - dritto davanti ai giorni, senza

chiedere, solo per un gesto

      - ah, il gesto che abbraccia!

Muta ancora nel vento la presenza,

la vita dentro le vene

e scorre e viene tutto, proprio tutto

solo nel gran silenzio

dove il tempo separa e taglia

il numero dei giorni, il conto degli andati

e dio è un dio piccolo di pane e buio,

come le figurine del presepe, come

la ragazza senza più sorriso, eppure

      - salva, nel dolore,

e il vento che parla di onde,

di ombre che vengono e ancora

                                        vanno…

 

 


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