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Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 24/12/2018 12:00:00
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Residence Cielo

di Stefano Simoncelli (Biografia/notizie)

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*

 

È cominciato con un sogno

nemmeno tanto originale.

C'era un buio da ladri

 

e la voce di mia madre

che canticchiava la nenia

di quando ero bambino

 

addormentandomi

 

 

*

 

Ho un grande debito aperto con la vita

che ha cacciato indietro a calci la morte

e devo pagarlo, non so come, ma devo

 

e non c'è modo di cancellarlo

in preda al panico come sono stato

e senza un vocabolario cui fare riferimento

 

se non richiami che mi arrivavano da una palude

o echi da un hangar bombardato dal silenzio.

Questo scrivo mentre rivedo i compagni

 

rimasti su quei letti di dolore,

gli incurabili che urlavano di notte

facendo scsttare la sirena dell'allarme

 

e le corse sfrenate delle infermiere.

A loro e solamente a loro penso

le volte che riesco a pensare.

 

 

*

 

Una notte di dicembre

ho attraversato a nuoto,

io che non ho imparato a nuotare,

 

una furibonda burrasca di mare

ritrovandomi stremato sulla spiaggia

di un pianeta sfavillante di luci e indefinibile.

 

Ero un altro, un essere senza nome e passato

che non controllava più la lingua, la mano

e la parte sinistra della faccia andando,

 

senza rimpianti, verso una deriva

dove regnava il silenzio,

la pace e il desiderio

 

di riabbracciare mia madre.

 

 

*

 

Ho ancora indugi imprevedibili,

vuoti di memoria, balbuzie da comico

e inciampi dove mi sembra di precipitare

 

in una voragine nera o in un tombino

agitando goffamente piedi e mani

che sento enormi come le labbra

 

che conservano il senso morbido

del primo bacio quando lo aspettavo

senza saperlo, lo sguardo perduto

 

in uno spazio lontano o quartiere

che era Madonna delle rose

tra i profumi dei giardini

 

che lo annunciavano.

 

 

*

 

Mi preparo a un viaggio

chissà per dove

sapendo

 

che non ritornerò più quello che sono,

qualcosa di diverso nell'aspetto e linguaggio.

Sarò energia pura, polvere o vapore acqueo

 

e parlerò con il fruscio della brezza

tra le tende di un terrazzo

all'ultimo piano

 

del Residence Cielo.

 

 

 

 

 [ da Residence Cielo, Stefano Simoncelli, peQuod  ]

 

 


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