Davide Uria (Trani, 1987) intreccia da sempre parola e immagine attraverso poesia, disegno e didattica artistica. Dal 2018 insegna disegno e storia dell’arte all’Università della Terza Età di Trani e attualmente cura anche laboratori per bambini presso la Biblioteca di Trani, dedicati all’arte contemporanea.
Ha pubblicato Trame d’assenza (Augh! Edizioni, 2017), silloge poetica sull’assenza e la memoria; Panacea. Al di là dell’abisso (2020), progetto che unisce poesia e illustrazione, segnalato da Artribune; Non mi vedi (2023), rielaborazione della sua produzione poetica precedente; Lucio Fontana spiegato a mia nonna (2024), saggio ironico e divulgativo sull’arte contemporanea, anch’esso segnalato da Artribune; Sopravvivere a un museo d’arte contemporanea (2025), un percorso tra divulgazione e critica; e Il mestiere di dimenticarti (in uscita il 17 ottobre 2025), raccolta poetica che esplora dolore, assenza e fragilità emotive con linguaggio preciso e chirurgico.
Parallelamente si dedica alla curatela e all’organizzazione di eventi culturali: tra i progetti espositivi curati figurano Minuscule (2012) e Collateral Identity (2019) a Palazzo Palmieri di Trani. Ha inoltre collaborato con Palazzo Tupputi e con il MART di Rovereto, occupandosi di grafica e comunicazione visiva per importanti mostre.
Le sue poesie e i suoi articoli sono apparsi su riviste e piattaforme come Frequenze Poetiche, Rai Poesia, La Repubblica e la rivista peruviana Kametsa, che ha tradotto i suoi testi in spagnolo.