Pubblicato il 11/10/2008 18:09:40
Avrà una voce questa luna Che discorre coi lupi E con i treni in corsa nella notte. Da troppo tempo è sparita Dal cielo fosco di città Ma se ti sporgi sul fiume La troverai alla foce Con la sua falce cornuta Il viso pieno di medaglia antica Il suo nulla: appena Un cerchio nero, traslucido Nel cielo. Passano gli anni, i secoli Si festeggiano i millenni Abbiamo orecchi grandi come piazze Fatti di specchi e lamine vibratili Per ascoltare invano la sua voce. Gli Antichi ne udivano i sospiri A noi si tace Forse disprezza le nostre ciminiere I grigi fumi e gli atomi impazziti Le onde che corrono per l’etere Le cui legioni, a vederle, Oscurerebbero il cielo Come le orde di angeli malvagi. Forse ci odia Perché insudiciamo le sue maree I suoi limpidi specchi Nelle fonti e nei mari I suoi candidi letti Quando regale si cala sui nevai.
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