Pubblicato il 17/10/2011 17:13:16
Langue l’ultimo mesto verde nel dorato occhieggiare d’autunno fra le fumide ombre .
Soave nel mattino il passo mio di rugiada torna agli antichi luoghi, all’agreste strada nella valle silente che muta colore.
E l’eco della memoria d’un presente dolore nell’ondeggiare dei ricordi in un azzurro pomeriggio
nei campi di solitudine come canto lontano di spigolatrice nel rosseggiare d’ottobre malinconico si perde.
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