Pubblicato il 21/10/2011 15:16:07
I cancelli del paradiso nella ruggine dell’abbandono cigolano appena.
Un lungo filare di faggi cela nel palpito del cuore il pianto segreto, l’ombrosa pena.
La porta del paradiso resta chiusa nella Babele di voci di un’ umanità dimenticata e dolente.
In punta di piedi sono entrata dalla candida soglia. Il tuo volto sofferente, una maschera deturpata dal dolore mi guardava assente, tenera, agonizzante foglia.
Dov’era la dolcezza del tuo viso, assiderato dal gelo degli anni, piccolo e mesto fiordaliso?
Il biancore alle pareti si staglia nell’urlo della malattia contro il cielo terso, nel fulgore rosso sangue d’un morente e malinconico autunno.
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