Pubblicato il 08/03/2013 14:59:11
Il più grande patrimonio dell'umanità consiste nell'insieme della cultura e della civiltà, che sono il risultato del continuo sperimentare e vagliare il nuovo che via via si presenta, trattenendo soltanto ciò che alla lunga appaia avere un valore esplicativo e pragmatico più utile alla sopravvivenza, alla coesistenza, alla ricerca della felicità possibile. Periodicamente questo patrimonio viene messo in discussione, a volte viene quasi azzerato, nella primordiale spietata lotta per il potere, ma poi è sempre tornato a fare da vero propulsore del cammino dell'umanità. In questa luce nuovo e vecchio appaiono parole vuote se non sono collegate a significati e intenzioni adeguate ai contesti cui si riferiscono. L'inneggiare al nuovo in astratto o in assoluto è esiziale poiché ha sempre aperto porte ampie a tutti i revisionismi storici e a tutte le mire egemoniche dei diversi totalitarismi.
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