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Firenze mi palpita nella memoria ancora

di Marina Pacifici
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Pubblicato il 12/12/2011 14:18:53

Firenze mi palpita nella memoria ancora
sublime in quel nostro autunnale giorno
nel risplendere di marmi policromi
che sbocciavano in marmorei capolavori a noi intorno.

Ora al crepuscolo
nella purpurea ora
torno sola sul sentiero della nostalgia
alla stazione fiorentina,
tanto cara in ogni mio sospirato ritorno.

Il tuo sorriso luccicava
in fondo al binario,
la selva incantata del tuo abbraccio
rischiarava il mattino mio gelido e solitario,
caldo il novembre era per me più del maggio.

C’inerpicavamo poi a San Miniato:
all’ombra del benedettino convento
il tuo bacio
nel ricordo imperituro ho suggellato.

Insieme si procedeva mano nella mano.

Musica dell’anima
i nostri cuori unisoni
felici e increduli
d’un sogno d’amore che correva
come un fanciullo verso il sole
sui colli, lontano.

Soave e maestosa
la Galleria degli uffizi
ci accolse fra le sue armoniose braccia.

Dispiegava il nostro amore
le sue ali di sogno,
nello sbocciare niveo di gigli,
fragranti di parole sussurrate e teneri auspici.


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