Pubblicato il 12/12/2011 18:48:07
Ho cantato il volo dell'aquila su cime impervie ed i sobbalzi del pettirosso sul mio davanzale cosparso di briciole. Ho dipinto i colori della rosa imperiosa e dell'orchidea sensuale ma ho raccolto dalla vita solo l'umile fiore del tarassaco. Ho scritto del regno degli elfi e percorso le loro rotte immortali ma attorno a me vive soltanto il grigio perenne d'una città morente, umile casa.
La stanchezza uccide.
Quando t'avrò persa tutto scomparirà. Presto sfumerà e il volo ardito dell'aquila e la rosa e l'orchidea e la rotta eterna dell'isole immortali.
Il mio cuore non s'illude ben sa che al vuoto di tua partenza neppur sopravviveranno, a consolarmi, il timido pettirosso, la gialla corolla ne' la piccola casa grigia.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giovanni Degli Esposti, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|