Pubblicato il 13/12/2011 09:46:13
Ventiseimila elefanti con le ghette potrebbero dondolarsi eleganti sopra il filo di ragnatela dei miei pensieri dei miei ricordi del mio domani.
E poi potrebbero diventare ventiseimilaeuno, ventiseimilaedue, ventiseimilaetre... ma nessun bambino in culla s'addormenterebbe al cadenzare lento della mia nenia folle.
Troppi fili di ragnatela si sono lacerati sotto i pachidermici pesi dei miei eventi e dei miei giorni. Per questo non posso piu' cullare nessun neonato col grumoso avvoltolarsi della mia vita.
Eppure oso ancora intrecciare versi irreali, per costruire e boschi e fiumi e ponti... ed una sola strada con un senso solo, bianca nella solitudine nebbiosa delle mie immagini disfatte, tortuosa s'arrampica per il mio universo e giunge infine alla tua casa.
Lì, pur cosciente dell'irrealta' del sogno, come neonato cullato da una nuova ninna nanna, pacato riposo.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giovanni Degli Esposti, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|