solita serata
Dove nemmeno un filo di vento
Assapora questa camera
La piccola luce gialla spenta
Rende meno buia la stanza
Il giorno
Sulla testa
Mentre
Con piccole gocce d’acqua sul corpo
Su quelle scapole lucenti
Che si avvicinano ad ali
Modellano il tuo seno
Un formidabile angelo che sorvola
A bassa quota il mio inferno
Ti asciughi lentamente con pazienza esci dal bagno
Senza vedermi
Le gambe pronte veloci a camminare
Quando appena vestita
Ti trucchi
Giù in fondo per un’altra strada
Il sangue che circola nelle vene nel cuore
Si confonde tra la follia
Rimane fermo a sobbalzare
Quando mi accascio per terra
Bagnato da una lacrima
Che respira che si incava tra la guancia
Rimanendo immobile a guardare
Mentre te ne corri con mille pensieri
Fuori mi ripeto che è un mondo freddo
Lo sento dall’acqua che scorre
Nel lavandino che ristagna sul fondo con
Un po’ di schiuma sicura almeno lei
E pronta
Per radermi i baffi che mi fanno sorridere
Un piccolo bagno stretto ma di buona altezza troppo luminoso
Per essere senza finestra
Arrivo sul balcone
Ad aspettare un leggero sospiro
Ora che il vento
A suo modo almeno stasera
Accarezza il mio cuore
Scuotendomi i capelli
Che sposta con calma
Se riesce
Muovendo delicatamente
In modo insolito
Ma buono qualche pelo sul viso
È il vento che
Entrandomi nell’anima
Mi avvicina ad un sorriso
Levandomi la maglia a petto nudo
Finestra spalancata ascolto la musica della strada
Il passo felpato di qualche macchina che inchioda al semaforo
Rimanendo a motore acceso
Frizione abbassata
Ad aspettare un altro punto di partenza
La moto che non si ferma continua
Imperterrita sfregando energicamente sull’asfalto nero e piegando
Le sue ali prende come un razzo l’incrocio
Mi immagino il locale in fondo al viale dove qualcuno
In compagnia di qualche affascinante ragazza
Beve a grandi sorsi il suo drink rosso nel vetro senza nemmeno un po’ di ghiaccio
E si fuma una sigaretta
O amici compagnie nemici pronti a sparare qualche pazzia
Con la testa o con il cuore
Riprendo quello che mi è rimasto
E scaraventandomi un pugno di rabbia addosso
Me ne torno in camera a luce spenta
Per accarezzarmi il cuscino
Soffocare tra le coperte cullandomi il cervello
Mentre penso a domani
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Niccolò Zappa, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.