Pubblicato il 16/05/2008
Quel giorno i suoi occhi si aprirono e rimasero aperti per sempre. In quel cammino,in quel percorso che si chiama semplicente vita per Emma era un problema capire tutto. Emma viveva o forse si lasciava vivere, dagli eventi, dai fatti ,dai piccoli passi della sua vulnerabile esistenza. La scuola, la famiglia, i numeri del successo,la danza e la pallavolo, il mare, i sogni, il costume da bagno e la maglietta che meglio si sarebbe abbinata sotto quei raggi di sole. Parlo di Emma e i ricordi si muovono velocemente ai compagni di scuola, agli amici, alle sigarette, alle scarpe,ai maglioni colorati, alla morbida lana, al freddo e alla nebbia. Emma cresceva e con lei crescevano le ansie,le aspettative,cresceva la paura degli insuccesi, sempre troppi,talvolta troppo duri da comprendere, da dimenticare. Emma era libera di scegliere eppure si sentiva sempre in trappola, non capiva da chi o da cosa, ma era in trappola. Solo oggi Emma ha capito che il suo ostacolo era sempre stata semplicemente se stessa. Emma è la ragazza che mai si vorrebbe essere, eppure è la ragazza che spesso si scopre di essere.
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